Appenninol’Hub vince “Welfare che Impresa” 2021,
il più importante riconoscimento italiano per l’imprenditoria sociale

Appenninol’Hub è uno dei 4 progetti vincitori, su 595 candidature provenienti da tutta Italia, della quinta edizione del premio “Welfare che Impresa!”, il più importante concorso nazionale che valorizza i progetti di welfare ad alto potenziale di impatto sociale, economico e ambientale

Il programma di capacity building ha premiato i progetti di welfare comunitario e startup sociali a servizio della comunità che hanno meglio risposto alle sfide emergenti e gli obiettivi del bando, come la generazione di impatto sociale, la creazione di occupazione e d’impresa, lo sviluppo di forti reti territoriali.

COMUNICATO STAMPA – Milano/Torino, 17 settembre 2021 – Museo Diffuso dei 5 sensi, Humus Job, Appenninol’Hub e LinkAbili sono i vincitori di Welfare, che Impresa!, il programma di capacity building per progetti di welfare ad alto potenziale di impatto sociale, economico e ambientale, giunto alla sua quinta edizione.

Welfare, che impresa! è promosso da Fondazione Italiana Accenture insieme a Intesa Sanpaolo, Fondazione Snam, Fondazione Bracco, Fondazione con il Sud, Fondazione Peppino Vismara e si avvale del contributo scientifico di AICCON e di Tiresia-Politecnico Milano e Impacton, e da questa edizione anche da Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore. Gli incubatori PoliHub, SocialFare, Campania NewSteel, Hubble-Acceleration Program, a|cube e G- Factor anche quest’anno offriranno mentorship ai vincitori.

La cerimonia di premiazione si è tenuta nella suggestiva cornice dell’Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo a Torino, la sede direzionale della Banca realizzata da Renzo Piano all’insegna dell’innovazione architettonica e della sostenibilità ambientale, dove al 31° piano ha inoltre sede Intesa Sanpaolo Innovation Center, società del Gruppo dedicata all’innovazione – attiva in ambiti quali lo sviluppo di startup innovative ad alto potenziale, l’economia circolare e la ricerca applicata in neuroscienze e intelligenza artificiale.

Quest’anno sono state 595 le candidature arrivate da tutta Italia di cui 185 ammissibili alla prima fase di selezione. Di queste, il 70% proviene dalle regioni del Nord e Centro Italia e il 30% dalle regioni del Sud Italia.

In questa quinta edizione sono stati premiati i progetti che meglio hanno risposto agli obiettivi del bando, quali la generazione di impatto sociale, la creazione di occupazione, in particolare per le categorie svantaggiate e lo sviluppo di forti reti territoriali.

Tutti i vincitori potranno inoltre accedere ad un percorso di mentorship individuale e personalizzato e a un finanziamento a condizioni agevolate erogato da Intesa Sanpaolo e un conto corrente a condizioni agevolate per 36 mesi.

Cos’è il welfare di comunità?

Il welfare comunitario e l’impatto sociale, da sempre protagonisti del concorso “Welfare che Impresa!” sin dalla prima edizione, diventano oggi priorità del paese e vengono premiate.

L’emergenza sanitaria ha infatti fatto emergere in modo esplicito la necessità di un nuovo modello che ruoti intorno alla società civile e alla comunità, coinvolgendola direttamente anche nella produzione dei servizi; ha avviato processi di co-progettazione tra amministrazione, il  terzo settore e le tradizionali filiere economiche per rispondere ai nuovi bisogni emergenti e per una nuova promozione dello sviluppo locale. Ed è questo lavoro che Appenninol’Hub sta facendo con le Comunità delle aree interne.
L’importante riconoscimento ci rende molto orgogliosi e conferma che stiamo lavorando nella direzione giusta: ascoltando bisogni e aspirazioni degli abitanti, accompagnando le Comunità nella realizzazione dei loro progetti di imprese abitanti nelle aree interne.

 

Ma qual è l’impatto sociale di Appenninol’Hub?

Valutare l’impatto sociale significa calcolare gli effetti delle attività che un progetto svolge sulla comunità di riferimento nel breve, medio e lungo periodo. Questi effetti possono essere sia quantitativi sia qualitativi. I progetti ad impatto sociale si rivolgono a comunità che esprimono un bisogno, e si impegnano a portare un miglioramento. Quale e come dipende dalla filosofia del progetto.
Per esempio, Appenninol’Hub, che vuole riportare benessere nelle aree interne, lo fa attivando le Comunità e dando loro gli strumenti necessari per creare piccole imprese solide e socialmente responsabili. Quello che abbiamo visto sul campo è che le Imprese costituite dagli Abitanti sono il modo più stabile di generare benessere nel lungo termine, perché rispondono ad un bisogno reale della Comunità, che produce e usufruisce dei prodotti e servizi, e ne garantisce la continuità nel tempo. Questo meccanismo è rafforzato quando si dà voce alle aspirazioni degli abitanti e si valorizza le ricchezze presenti sul territorio.
Da questo lavoro iniziale, e forti della stabilità economica, le Imprese Abitanti stesse possono dare vita ad un circolo virtuoso creando, per esempio, filiere responsabili e azioni di volontariato. Gli effetti che un progetto ad impatto sociale genera sulla comunità di riferimento sono molti, e alcuni sono più difficili di altri da misurare.

Effetti nel breve termine: visibili immediatamente e nei primi mesi

Per Appenninol’Hub, uno degli effetti a breve termine è l’attivazione delle Comunità.  Da molto tempo le aree interne sono considerate zone marginali e fragili. La Comunità, la risorsa più grande dell’entroterra italiano, si è lentamente ma inesorabilmente sgretolata negli anni per lo spopolamento dovuto alla la mancanza di servizi essenziali e opportunità lavorative.  Ma un obiettivo comune la può riunire! E l’obiettivo di tanti che scelgono di vivere in aree interne, e dei giovani che vogliono rimanere e tornare, è di vedere la propria terra rifiorire. Quindi Appenninol’Hub riunisce tutte queste persone, attivandole, e le aiuta a esprimere le proprie aspirazioni personali e collettive, che verranno concretizzate in progetti d’Impresa Abitante. Misuriamo questo effetto sia numericamente, conteggiando quante persone partecipano agli incontri di attivazione, per esempio, sia qualitativamente: quanto sono coinvolti i partecipanti? Quanto migliorano questi dati nel tempo?
 

Effetti nel medio termine: riscontrabili nei primi mesi e anni

Per Appenninol’Hub, degli effetti a medio termine sono il maggiore tasso di occupazione, l’attivazione di servizi di base, e la nascita di nuove imprese abitanti… in altre parole  il miglioramento della qualità della vita delle persone!
Per ottenere tale effetto, crediamo che il tramite migliore sia l’imprenditorialità: i progetti d’impresa sono mezzi per portare benessere nella Comunità, in modo che giovi alle persone e all’ambiente. Siamo convinti che sia fondamentale progettare insieme agli attori territoriali, quindi un effetto, e un valore aggiunto, è la creazione di una rete territoriale che dialoghi con la Comunità.
Con l’avvio di un’Impresa Abitante arrivano tante possibilità: ad esempio nuovi posti di lavoro, e come nel caso del fornaio di San Leo che si è trasferito nel borgo con la sua famiglia, ripopolamento, ma anche la creazione di filiere virtuose.
Questi effetti non sono solamente numerici (il numero di impiegati, il numero di aderenti alla rete territoriale, il fatturato) ma anche qualitativi: come questo progetto d’impresa sta modificando i rapporti nella Comunità? Come è abitare adesso?

 

Effetti nel lungo termine: parliamo di anni, è la visione del futuro

La scommessa di Appenninol’Hub è che, nel tempo, altri servizi ripristinati portino ad un ancor maggior benessere, e al ripopolamento, moltiplicando le esperienza di accompagnamento su tutto il territorio nazionale Una Comunità forte, che sa utilizzare le sue risorse, che ha attorno a sé una rete di supporto e che ha a disposizione un certo capitale, umano e finanziario, può continuare ad investirlo per riportare altri servizi, altri posti di lavoro: diventa così attraente per altre persone che decidono di trasferirsi e tornare a vivere nelle aree interne.
Va qui detto che le Imprese Abitanti sono diverse dalle startup in area urbana, anche perché il processo è molto più lento. Come raccontano tante Imprese Abitanti, la crescita è personale, comunitaria, non solo economica. Tutti questi meccanismi, che riguardano la fiducia e la visione, rendono il percorso delle Imprese Abitanti da un lato più lungo, ma dall’altro più solido.  La Comunità non sta ricreando solo un’attività economica, sta ricominciando a respirare e a progettare il proprio futuro.
Per questo gli effetti a lungo termine arrivano dopo anni: misureremo non solo chi si trasferisce e quante attività nasceranno, ma analizzeremo anche la coesione sociale, e la qualità della vita degli abitanti.
 

L’obiettivo di Appenninol’Hub

Questo è il fine ultimo, e l’impatto sociale del progetto Appenninol’Hub, condiviso e premiato dalla quinta edizione di Welfare che Impresa: riportare welfare nelle aree interne, ricostruire Comunità prospere e attraenti per nuovi abitanti, per i ritornanti e per chi vuole restare.
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