Riconoscere le opportunità generative dei territori
Il 6 luglio si è svolto il secondo laboratorio per l’attivazione di Economie Abitanti.
Dopo il primo laboratorio dove abbiamo lavorato sulle aspirazioni, ci siamo focalizzati sull’identificare le opportunità, i bisogni, le criticità e le ferite del territorio.
Ve lo raccontiamo con 5 elementi.
Cosa
Durante il laboratorio, abbiamo lavorato in sottogruppi misti di partecipanti da tutta Italia sul tema Riconoscere le opportunità generative delle aree interne utilizzando strumenti di analisi quali SWOT e PESTEL, adattati ai bisogni territoriali e delle Economie Abitanti.
Perché
Ci siamo dati tre obiettivi principali per questo laboratorio:
- Coinvolgere i partecipanti a lavorare ad un caso per capire bene l’utilizzo degli strumenti in un laboratorio partecipato
- Supportare la collaborazione e la creazione di rete attraverso l’analisi di un caso specifico, in contesto simile al proprio (area interna)
- Fornire gli strumenti ai partecipanti per realizzare la stessa analisi sul proprio territorio con metodi partecipativi
Come
Dopo una prima spiegazione teorica, ci siamo divisi in gruppi per lavorare insieme su due casi specifici portati dai partecipanti. In questo modo è stato possibile mettere le mani in pasta, capire gli strumenti e conoscersi meglio per fare rete.
Nel lavoro di gruppo, il narratore ha raccontato in breve il contesto del proprio territorio: dove si trova, che attività ci sono, quali problemi, quali peculiarità, mentre tutti gli altri partecipanti hanno ascoltato.
Nel momento successivo, si è passato all’utilizzo di strumenti collaborativi per realizzare un’analisi completa del territorio.
Il gruppo ha lavorato sull’analisi PESTEL (Politica, Economica, Socio-culturale, Tecnologica, Ambientale, Legale) in base all’ascolto del racconto, ma anche facendo domande ed associazioni relative al proprio territorio. Sono venuti fuori così molti fattori in comuni e nuove idee!
A seguire, abbiamo lavorato sull’analisi SWOT a livello territoriale. Tutti i partecipanti, in base alla discussione precedente, hanno identificato insieme al narratore le forze/debolezze (interne) del territorio e le opportunità/minacce (esterne).
La cosa più difficile? Parlare del territorio, senza parlare della propria idea!
In questa fase, però, concentrarsi solo sul territorio è importante per capire a fondo il contesto a cui ci rivolgiamo e per saper identificare come l’idea, l’aspirazione, può collegarsi a queste specificità del territorio.
Con chi
I protagonisti della sessione sono state due partecipanti al nostro percorso, Agnese ed Elena, che hanno preparato una presentazione del proprio territorio da condividere con gli altri e hanno avuto così l’occasione di confrontarsi.
Quali territori?
- Elena Conti, sulla Val Ceno e l’Unione dei comuni che la compongono (Emilia-Romagna). Elena è originaria della Valle e da anni coltiva l’idea di progetto con cui partecipa ad Appenninol’Hub.
- Agnese Grifoni, sul territorio compreso tra i comuni di Sestino e Badia Tedalda (Toscana). Agnese non vive attualmente sul territorio di cui è originaria, ma sogna di tornarci a vivere e questo percorso vuole darle gli strumenti per poterlo fare.
Feedback e prossimi passi
Una volta tornati in plenaria, senza farci mancare anche problemi tecnici che hanno però contribuito a regalare un sorriso durante la calda sessione estiva, abbiamo chiesto ad Elena e Agnese un contributo sull’utilità dell’analisi per il loro percorso.
Quali sono le loro impressioni?
Agnese ci ha detto:
“Avrei bisogno di confrontarmi con voi a lungo e parecchio! Sono ancora destrutturata e grazie ai confronti sto mettendo in ordine le idee che ho avuto. Pazze ma che vengono dall’attaccamento al territorio in cui sogno di poter tornare ad abitare. Per ora sono sola, ma sento molto il supporto di questo confronto!”
Elena, con un’esperienza diversa da Agnese, ci dice:
“Ho apprezzato moltissimo le domande che mi sono state poste perché ho considerato degli elementi che magari dò solitamente per scontato ma che possono essere letti con una diversa interpretazione da esterni.
È molto utile, anzi fondamentale il confronto nella fase di progettazione, anche in una come questa a cui lavoro da 20 anni! Le osservazioni e l’analisi di oggi saranno fondamentali per lo sviluppo futuro della mia idea!”
Noi le ringraziamo per la loro disponibilità e voglia di mettersi in gioco ????
Dopo questa esperienza di laboratorio condiviso, i partecipanti avranno l’estate per organizzare un loro laboratorio territoriale e realizzare l’analisi PESTEL e SWOT per poi continuare il percorso a settembre!
I prossimi appuntamenti ci porteranno verso la concretizzazione delle idee.
Il laboratorio del 16 settembre ci porterà alla prototipazione dell’idea e ad una prima analisi di quali risorse finanziarie monitorare per poterla realizzare.
Ci vediamo a settembre!!!
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