Misura 19.2.6.4 Operazione B) FA 6A – Investimenti nelle microimprese per lo sviluppo di attività non agricole. 2° bando – Anno 2022
Misura 19.2.6.4 Operazione B) FA 6A – Investimenti nelle microimprese per lo sviluppo di attività non agricole. 2° bando – Anno 2022
L’obiettivo del bando è favorire l’adesione ai Progetti Integrati Locali (PIL) da parte di microimprese, ai fini di sostenere la potenziale efficacia in termini di aumento diretto di occupazione nel caso di obiettivi economici del PIL
La dotazione finanziaria complessiva è pari a € 1,5 Mln
Entro il 2 Dicembre 2022
La domanda di sostegno, ai sensi del presente bando, può essere presentata da Microimprese extra agricole, definite secondo l’allegato I del Reg.to UE 702 del 25.06.2014 ABER, ai sensi della raccomandazione della Commissione 2003/361/CE del 06.05.2003, di nuova costituzione o attive e che presentano e realizzano investimenti finalizzati alla creazione e allo sviluppo di attività nei settori di cui alla descrizione delle tipologie degli interventi riportata al paragrafo 5.2.1 del bando.
Impresa extra-agricola si intende l’impresa che non esercita le attività previste dall’art.2135 del codice civile. In particolare, in caso di esercizio di una pluralità di attività, l’esercizio di attività agricola non dovrà essere praticata neppure quale attività secondaria
L’area di intervento è il territorio del GAL Sibilla e interessato all’attuazione del PSL, comprendente i Comuni di: Appignano, Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Mogliano, Montecassiano, Monte Cavallo, Montefano, Monte San Martino, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pioraco, Pollenza, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Valfornace, Visso
Il tasso d’aiuto previsto è pari:
• al 50% sul costo ammissibile delle opere edili, compresi gli impianti e le spese generali;
• al 40% del costo delle dotazioni (arredi, attrezzature, strumenti, biciclette tradizionali e/o pedalata assistita ecc.) necessarie.
Per gli interventi ricadenti nelle aree del “cratere sismico” il tasso d’aiuto previsto è pari:
• al 60% sul costo ammissibile delle opere edili, compresi gli impianti e le spese generali;
• al 50% del costo delle dotazioni (arredi, attrezzature, strumenti, biciclette tradizionali e/o pedalata assistita ecc.) necessarie.
Il limite massimo di contributo pubblico che è possibile riconoscere ad ogni progetto approvato è pari a 100.000,00 euro.
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