Dopo esserci fatti ispirare dalle storie di economie abitanti il 27 aprile, nelle scorse settimane ci siamo rimboccati le maniche, aperto le orecchie e i cuori e ascoltato le storie dei partecipanti.
Il 29 aprile e 6 maggio si è tenuto, in due sessioni, il primo laboratorio di sviluppo di idee abitanti nelle aree interne del Paese di Appenninol’Hub in collaborazione con Primo Miglio – Acceleratore di startup responsabili.
Cosa abbiamo ricevuto?
- 120 espressioni di interesse
- 78 idee progettuali
- 70 partecipanti attivi durante i due laboratori
- 50 idee ascoltate e approfondite
Le idee che sono arrivate da 12 regioni diverse, la metà sono localizzate in Emilia-Romagna, da dove Appenninol’Hub è partito.
I temi principali trattati sono rigenerazione, ospitalità e turismo, con particolare attenzione al riutilizzo di edifici, nuove forme di accoglienza e turismo responsabile, sostenibile e di comunità. Non mancano idee sull’attivazione culturale, benessere e servizi per giovani ma anche anziani. Su tutto prevale il tema dell’agricoltura in varie forme, dal prodotto locale di dettaglio come nocciole o tartufi, al suo aspetto più ampio e spesso unito alla formazione. Formazione che viene unita al turismo, benessere, scuole, per adulti, bambini ma anche inclusione sociale di migranti e disabili. Molte idee che ridisegnano l’idea dell’abitare con creatività e imprenditoria. Altre che abbracciano la digitalizzazione come servizio, non solo per i nomadi digitali, ma anche per l’assistenza agli anziani.
Tutti gli aspiranti attivatori di economie abitanti sono stati accolti dalla presentazione dei possibili percorsi di Appenninol’Hub.
Infatti, piuttosto che proporre un programma definito e dettagliato uguale per tutti, abbiamo deciso di complicarci la vita, sporcarci le mani e appassionarci ad ogni singola idea, disegnando percorsi appositi in base ai bisogni espressi dai partecipanti.
Quindi, nei prossimi mesi, avremo tre possibili percorsi:
- I laboratori di attivazione di Appenninol’hub, dall’aspirazione al progetto
- Un percorso di incubazione definito dall’esperienza di Primo Miglio e disegnato sui bisogni di integrare la componente dell’impatto di comunità
- Eventuali percorsi individuali per le esperienze più mature
Per tutti, l’inclusione in una rete di progettualità che attraversa tutto l’Appennino. Questo perché l’accompagnamento dei progetti non può essere definito a priori, ma necessità di essere modellato sui bisogni, le aspirazioni e le caratteristiche di chi ne prende parte.
Cosa verrà fatto durante i laboratori di Appenninol’Hub
Per questo nei due laboratori abbiamo dedicato la maggior parte del tempo all’ascolto delle idee, condividendo intensi momenti di ascolto con piccoli gruppi.
Ci siamo chiesti due domande, per definire lo scopo delle idee come imprese abitanti:
- Qual è il miglioramento a cui aspira la tua idea nei confronti della comunità?
- Un domani questa idea, come resterà in piedi dal punto di vista economico?
E abbiamo invitato i partecipanti a riflettere sulle proprie risposte e raccontarci così le proprie idee, invitando poi anche all’ascolto profondo degli altri.
Dopo l’ascolto, abbiamo chiesto ad ognuno di fermarsi a riflettere e capitalizzare l’ascolto. Abbiamo chiesto se qualcosa fosse cambiato nella loro idea, se si fosse plasmato con la condivisione. Il 95% ha risposto di sì, per lo più condividendo il non sentirsi più soli, ma parte di un processo con piaceri e difficoltà comuni. Alcuni, si sono sentiti ispirati e motivati, altri hanno riflettuto su come integrare nuove componenti alle proprie idee.
Abbiamo poi chiesto di scrivere un titolo di giornale su cosa verrà scritto di qui ad un anno se la loro aspirazione si realizzasse in un progetto. Il risultato è una meravigliosa storia collettiva di come possiamo innovare l’Appennino attraverso micro-progettualità condivise e in rete. Una visione possibile e concreta del ruolo che l’innovazione e le imprese abitanti possono avere nelle nostre aree interne.
Curiosi? Condivideremo presto il risultato di questa storia collettiva, non solo per sognare ma anche per darci l’obiettivo di realizzarlo.
Cosa hanno detto i partecipanti del percorso fin qui?
Tra le richieste arrivate per migliorare e approfondire il percorso, ci sono state:
- Il supporto nel definire strumenti e modalità per coinvolgere le comunità
- Fare rete tra progettualità, comunità ma anche con le amministrazioni pubbliche
- Approfondire l’accesso ai fondi e finanziamenti
Dopo due intense settimane di ascolto, lettura, elaborazione e progettazione siamo carichi ed entusiasti delle energie condivise e non vediamo l’ora di continuare!
Grazie a tutti e tutte coloro che ci hanno dato fiducia e hanno intrapreso questo importante percorso insieme a noi. Siamo solo all’inizio., un ottimo inizio.
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